Che il talento artistico sia una dote puramente umana dovrebbe essere un dato di fatto. In questo caso, però, il condizionale è d’obbligo poiché l’utilizzo di algoritmi sta portando alla nascita di vere e proprie opere d’arte non create dall’uomo. Intelligenza artificiale e arte creata dalle persone iniziano ad essere sempre più vicine, tanto da non riconoscere più per mezzo di chi è stata creata un’opera.
Le tipologie di intelligenza artificiale per lo più ruotano attorno al riconoscimento di caratteristiche come colore, trama, testo e all’elaborazione di immagini.
Vediamo alcuni tools capaci di generare opere d’arte con l’AI.
NightCafe è uno dei nomi più conosciuti nel mondo AI. Possiede il maggior numero di algoritmi e diverse configurazioni rispetto ai suoi concorrenti nonostante sia tra i più facili ed intuitivi da usare.
È disponibile in versione gratuita, molto generosa, e pagamento con sistema di crediti guadagnabili anche partecipando ad attività della community.
Deep Dream è il generatore d’arte di Google per questo uno dei più popolari sul mercato.
Sfrutta una rete neurale fondata su un database di milioni di immagini esistenti. La sua funzionalità principale infatti si basa sul caricamento di un’immagine, successivamente elaborata fondendola con alcune caratteristiche di quelle già esistenti.
Nel podio è doveroso citare DALL-E 2 sviluppato da OpenAI, azienda diventata famosa per aver lanciato di recente CHAT-GPT di cui abbiamo parlato nel nostro blog.
Questo generatore di immagini consente di creare opere d’arte estremamente realistiche in pochi minuti. Utilizzato per generare prodotti, loghi, idee per il business, è destinato a spopolare nel mondo dell’AI.
La creazione di immagini attraverso l’intelligenza artificiale sta diventando popolarissima nel mondo dell’arte mettendo in luce delle problematiche come la perdita di creatività o copyright. Capiamo meglio questo dietro le quinte che spesso non viene trattato quando si parla di queste innovazioni.
Uno dei grandi problemi dell’arte e intelligenza artificiale è la proprietà intellettuale. Le immagini infatti vengono catturate dalla rete senza chiedere il consenso a fotografi o artisti.
Le grandi piattaforme di immagini come Getty Images stanno sollevando parecchi dubbi in merito a questo nuovo sviluppo tecnologico, preoccupati di tutelare i loro clienti che pagano o vengono pagati per le loro creazioni.
Ad essere contestato, infatti, è il modo in cui l’AI opera che a tutti gli effetti estrae una grande quantità di immagini dal web per poterle rielaborare a piacimento in pochi click.
Oltre alle tematiche economiche, il mondo dell’arte tradizionale solleva enormi dubbi etici in merito all’intelligenza artificiale.
Numerosi critici giudicano le opere d’arte generate con l’AI dozzinali e prive di originalità che riducono il talento alla banalissima scelta della frase giusta che darà il via al processo di generazione dell’opera.
Intelligenza artificiale e arte sono due settori oggetto di forte dibattito negli ultimi tempi capaci di mettere a confronto due mondi tanto grandi quanto contrapposti fino ad oggi.
Non ci resta che osservare l’evolversi del cambiamento rimanendo sempre aggiornati e pronti a raccogliere i frutti di questa nuova era.
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