Come fare Storytelling: comunicare con le didascalie

Con “storytelling” non si intende semplicemente raccontare una storia, spesso questo termine è utilizzato in modo poco corretto nella comunicazione web.
Tutti possono raccontare la propria storia ma, solo una precisa struttura di racconto, in linea con ciò che interessa al lettore, definisce il successo di ciò che volete comunicare. Per questo bisogna sapere come fare storytelling, in modo da impostare una buona strategia per aumentare engagement nel tuo business.

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Come si comunicava prima dello storytelling

La comunicazione è soggetta a cambiamenti costanti tanto quanto l’evoluzione tecnologica. Non è così difficile comunicare in modo obsoleto e sbagliato anche quando si parla di storytelling.
Il primo grande errore, ma molto comune, nello storytelling è l’utilizzo del racconto definito “il viaggio dell’eroe”. Questa tecnica narrativa è tipica dei racconti mitologici ma fortemente utilizzata in film e romanzi in cui si racconta di un viaggio epico verso il successo.

Il secondo aspetto da non utilizzare è la “soluzione del problema”. Sembra un controsenso, solitamente si comunica un servizio esponendo un problema e portandone la soluzione ma, nello storytelling, questo non avviene.
Non sempre una necessità è un problema da risolvere quindi dobbiamo avere ben chiaro se questa struttura possa creare conflitto invece di acquisizione. Per questo è necessario avere una buona strategia di marketing.

Come fare storytelling: la struttura

La struttura più attuale e corretta per realizzare uno storytelling efficace viene chiamata “Metodo ABT” (and – but – therefore).
Questa struttura comunicativa è mirata a inglobare il problema e la soluzione in un unico messaggio mettendo in risalto il cliente e i suoi desideri invece dei problemi da risolvere.

Analizziamo il “metodo ABT”:
Nel primo punto, definito “and”, si mostra all’utente la sua necessità, dimostrando che si ha ben chiaro di cosa ha bisogno stabilendo così una forte connessione. Spostando l’attenzione dal problema alla necessità si parla di ciò che la persona desidera, non di ciò che non riesce a risolvere.

Nel secondo punto, definito “but”, emerge il problema. Il target a cui vi state rivolgendo dopo essersi reso conto di avere delle necessità, emerse nel punto precedente, attraverso il passaggio “but”, capisce che qualcosa lo ostacola dal raggiungimento del suo obbiettivo.

Il terzo e ultimo punto, definito “therefore”, porta la soluzione al problema appena visto. In questo momento emerge il vostro prodotto-servizio utile alla risoluzione della necessità.

Il vostro prodotto cancella il problema, evidenziato nella fase “but”, e risponde ai desideri dell’utente emersi nella fase “and”.

Esempio pratico del Metodo ABT

Il Metodo ABT può sembrare contorto e articolato se non si è esperti di comunicazione, per questo vogliamo fare un esempio pratico della sua applicazione.

Metodo di comunicazione tradizionale:
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Comunicazione con Metodo ABT:
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Come potete vedere, la comunicazione con il metodo ABT mette al primo posto il cliente partendo dalle sue necessità, non dal problema, identifica poi l’ostacolo e porta una soluzione.
Sembra una differenza banale ma può fare un’enorme differenza nel subconscio delle persone a cui ci si sta rivolgendo.

Scrivere didascalie efficaci con lo Storytelling

Come fare storytelling nelle didascalie? La primissima regola per cattura l’attenzione sul lungo periodo è evitare le citazioni copia e incolla. Gli utenti che vi seguono vogliono sapere la vostra opinione e conoscervi meglio, per questo dovete dare loro ciò che si aspettano.

La seconda regola da ricordare è scrivere concetti chiari e brevi, massimo due o tre righe. Invogliare una persona a leggere un testo medio lungo sotto una foto è un’impresa davvero difficile, rischierete che il vostro profilo venga associato a qualcosa di noioso da non consultare.

Come scrivere un post Instagram

Ora che sai come fare storytelling in modo efficace, passiamo alle didascalie di Instagram. Infatti, è molto importante porre l’attenzione a come si comunica quando si pubblicano contenuti sul web, soprattutto se a parlare è una pagina social aziendale.

Emoji: utilizzate le emoji per spezzare il tono serioso e formale del post. Attenzione a non esagerare o rischierete di sembrare poco professionali;
Titolo: quando ridurre il testo in poche righe è impossibile, utilizzare un titolo corto e chiaro è il modo migliore per catturare l’attenzione. Evitare assolutamente i titoli “click bait” che nel lungo periodo distruggono l’immagine di un brand facendogli perdere autorevolezza;
Composizione: quando si compone una didascalia è fondamentale mantenere pulizia e ordine negli elementi che si inseriscono. I testi devono contenere messaggi comprensibili velocemente per non creare confusione. Studiate il vostro layout vincente per risultare riconoscibili con i vostri followers.

Per studiare il vostro template ideale potete chiedere l’aiuto di grafici esperti che vi indirizzeranno sulla base dei vostri obbiettivi e l’identità del vostro brand.

Mettetevi alla prova e sperimentate lo storytelling per il vostro business, con l’aiuto di consulenti esperti sarete in grado di incrementare notevolmente le performance di comunicazione!